Nell’agosto del 1979 (avevo 20 anni e mi ero da poco diplomata) partecipai al concorso di Miss Italia, vincendo Miss Toscana e arrivando fino alla selezione delle ultime dieci finaliste.
Tale esperienza mi servì per entrare nel mondo della moda dato che, in giuria oltre ai vari personaggi dello spettacolo e dello sport, c’erano dei talent-scout e titolari di agenzie per indossatrici che m’introdussero in breve tempo nel mondo del lavoro.
Iniziai subito con le sfilate di Pitti Casual e Pitti Donna a Firenze, per poi passare velocemente a lavorare con fotografi più o meno famosi ed importanti.La mia carriera di fotomodella e indossatrice è durata per circa 12 anni, quando poi ho preferito le luci rosse alla moda.
In tutti quegli anni ho lavorato per moltissime agenzie di Firenze e Milano, oltre che per un buon numero di fotografi e registi di sfilate di moda.
Sono stata per molti anni una delle modelle preferite del Marchese Emilio Pucci, una pietra miliare dell’alta moda internazionale. Con lui ho viaggiato moltissimo, indossando le sue creazioni nei vari defilé da Londra a Roma, da St Tropèz a Montecarlo, da St Morritz a Firenze.
In certi periodi dell’anno venivano organizzate a Palazzo Pucci(ne ricordo la spettacolare sala dagli enormi specchi e la grande passerella) sfilate di moda per gruppi di stranieri provenienti dal tutto il mondo, per i quali assistere ad uno di questi defilé era una tappa irrinunciabile.
Rammento con affetto la classe innata di questo uomo che amava parlare alle sue modelle con la lingua d’origine delle stesse: dunque in francese con una modella parigina, in inglese con una londinese, in giapponese con un orientale e così via.; con me naturalmente parlava in italiano,con una leggera “erre moscia”appartenente a una certa nobiltà, ma quando si arrabbiava era fantastico sentirlo sproloquiare in fiorentino stretto!!!!
In veste di modella ho viaggiato tantissimo: Messico, Russia, Giappone, Corea e naturalmente quasi tutta l’Europa.
A metà degli anni ‘80 ho avuto il piacere di lavorare in alcuni video musicali: con Zucchero in un look lunare, capelli rasati e biondissimi e magrissima (Non ti sopporto più.1987). Più tardi in un look più mediterraneo ho partecipato ad un video di Mariella Nava, diretta da Renato Zero, mio unico e grande idolo di ragazzina (La mia riva). Più tardi invece mi sono divertita ad interpretare una sexy vamp con tanto di porcellino al guinzaglio, in un video di Leandro Barsotti (vecchio bastardo).
Sempre negli anni ‘80 ho partecipato a varie trasmissioni sia come ospite intervistata sul mondo della moda, sulla cura del fisico, sulle tendenze….che come modella ad indossare abiti dei più svariati stilisti: posso citare più partecipazioni a “Serata d’onore”su Rai Uno condotta da Pippo Baudo; ”Il Principe Azzurro” con Raffaella Carrà su Canale 5, al memorabile show di Rete 4”Viva le Donne” con Amanda Lear e tante altre delle quali non ricordo più neppure il titolo.
Parallelamente alla professione di modella ho fondato e diretto una scuola per indossatrici e agenzia di moda, si chiamava “Studio M2 Fashion service”. Insegnavo portamento e tutti i vari trucchi del mestiere avvalendomi di un accurata equipe di truccatori, parrucchieri, fotografi…
Alle ragazze più idonee davo la possibilità concreta d’inserirsi nel mondo del lavoro facendole partecipare a sfilate, servizi fotografici, show room e altro.
Come agenzia organizzavo defilé e manifestazioni di moda per svariate ditte di abbigliamento e stilisti emergenti in tutta la Toscana.
Negli anni 80 non esistevano le top model come fenomeno mediatico nato invece negli anni 90, c’erano le grandi professioniste, naturalmente ben pagate, che avevano contatti con varie agenzie e registi di sfilate. Le manifestazioni più importanti italiane erano i vari “Pitti” a Firenze, “l’Alta Moda” a Roma e” Milano Collezioni”. Naturalmente venivano organizzate altre sfilate e servizi fotografici o spot pubblicitari in ogni parte d’Italia durante le varie stagioni dell’anno.
In quegli anni le modelle erano di un altezza che poteva variare da 1,70 a 1,78 mt circa e la taglia era la 42.
La maggior parte delle mie colleghe era italiana, principalmente esistevano il gruppo delle milanesi, delle bolognesi , delle fiorentine (di cui io facevo parte) e delle romane; ogni tanto una ragazza di colore portava una nota di folklore al gruppo.
Oggi nella moda, purtroppo, le ragazze debbono essere giovanissime, altissime, magrissime e stranierissime!!!!
Quando ho iniziato, nel79, ero alta1,75 mt portavo la taglia 42 e avevo 20 anni; penso che anche oggi queste dovrebbero essere le caratteristiche di una ragazza che vuole far carriera nella moda.
Trovo sia stupido e criminale aggravare nelle ragazze i troppi problemi legati ai disturbi dell’alimentazione e per quanto riguarda l’età iniziare a 14 o 15 anni una professione così eccentrica brucia le tappe di una crescita equilibrata.
Per scontrarsi con i vari ostacoli, imprevisti e problematiche che si possono incontrare viaggiando e frequentando molteplici tipologie di persone e situazioni, come la professione richiede, avere 19 o 20 anni come inizio carriera sono certa che sia l’età più equilibrata.